regolamento abbigliamento civile medievale

Questo è un elenco generale ed indicativo che serve a ricordare quali sono i capi di abbigliamento necessari per partecipare alle attività dell'associazione. Ognuno dei membri dovrà adeguare il suo abbigliamento ai canoni imposti dal proprio ruolo, in ogni caso si impone che l'abbigliamento sia aderente ai CANONI DI RIPRODUZIONE accettati dall'associazione.

Ricordiamo che :
i tessuti dovranno essere completamente naturali e per quanto possibile con tramature simili agli originali. Le cuciture visibili dovranno essere effettuate a mano.

UOMO

Intimo
Di lino, cotone o misto lino/cotone (privo di macchie, di colore bianco o ecrù).
Suggerita: Tramatura grezza, stile "tela della nonna" o equivalente.

Calzebrache
In panno di lana di buon spessore e consistenza, ma morbido ed estensibile. Possono essere a gambe separate, devono avere fodera a mutanda nella parte superiore ed essere dotati di stringhe per l'allaccio al corpetto. Le stringhe possono essere in cuoio (anche prive di puntali in ottone) o in fibre tessili, in quest'ultimo caso realizzate per intreccio manuale (e dotate di puntali in ottone).

Corpetto / Farsetto
In panno di lana di spessore inferiore e non necessariamente estensibile come quello delle calzebrache, l'aspetto aderente dell'abito può essere raggiunto con una fodera interna in tela.
Può essere chiuso con bottoni (in metallo o stoffa) o stringhe (vale quanto detto sopra). Evitare stili stravaganti. In momenti particolarmente caldi della giornata, a riposo o in servizio dovendo eseguire lavori particolarmente pesanti, si può sfilarlo lasciandolo fissato alle calze o se possibile, asportare le maniche.

Copricapo
Di panno di lana o feltro, deve essere indossato sempre e senza "infula" sottostante.
E' preferibile orientarsi su semplici berrette, in caso di incertezza sulla tipologia più adatta è opportuno consultarsi con i membri. Appuntare badge sul copricapo è di regola consentito solo a chi rappresenta specifiche categorie sociali (es. pellegrini; vedi oltre "Insegne").

Sopravveste
Di panno di lana più o meno spesso, non necessariamente estensibile.
Deve essere indossata sempre all'aperto se non è già indossata una giornea.

Giornea
Ordinariamente in panno di lana, semplice o a cannelli. L'uso di tessuti ricercati deve essere coerente con il contesto ed il livello sociale rappresentato, previa consultazione con i membri.
I giovani fino ai 20-25 anni possono farne a meno; giunti all'età matura (dai 25 anni circa in avanti) è sempre opportuno indossarla, sia al coperto che in esterna.

DONNA

Biancheria
Camicione Di lino o di cotone, a trama grezza.

Calze
Tenuta estiva: lino o misto cotone/lino (consentito il colore, purché sbiadito)
Tenuta invernale: panno di lana, morbido ed estensibile.

Abito/Gamurra
Di lana di buon spessore, la stoffa deve permettere un ampio panneggio verso il fondo. Foderato dove necessario.

Copricapo

Tessuto in lino, cotone o misto lino/cotone (privo di macchie, di colore bianco).
In alternativa, acconciatura all'italiana (es. treccia di capelli riportata sulla testa e fermata con l'ausilio di nastri/cordini).
L'uso di acconciature ricercate deve essere coerente con il contesto ed il livello sociale rappresentato, previa consultazione con i membri.

Sopravveste
Deve essere sempre indossata all'aperto.

BAMBINI

I Bimbi nei primi anni di vita indossano camicioni e tuniche molto ampie, i maschi possono non usare calzebrache. Oltre i 10-12 anni dovranno indossare gli stessi abiti degli adulti.

 

Maggiori informazioni:

L'Abbigliamento Maschile nell'Italia del XV° Secolo
Paola Fabbri - 2013

L'Abbigliamento Femminile nell'Italia del XV° Secolo
Paola Fabbri - 2013

L'Abbigliamento Popolare nell'Italia del XV° Secolo
Paola Fabbri - 2013